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Project Review On Musica Croccante


A cura di Bruno Bertolasi.

Vi presento quello che ritengo il miglior progetto di musica elettronica degli ultimi anni: parlo di Idrioema, un progetto multimediale creato da Luigi Scotti e Teresa Aguas, che riunisce una schiera di artisti di altissimo livello provenienti dalla scena elettronica e di avanguardia. Lasciando a voi l’arduo compito di giudicare chi sia il migliore, se pure ha senso chiederselo in un contesto di una tale ampiezza stilistica, propongo solamente un paio di nomi, per darvi una sorta di ‘ordine di grandezza’ di quello che andrete ad ascoltare: Kim Cascone (che ha lavorato con David Lynch e fondato l’etichetta Silent, mito assoluto degli anni ’90 del secolo scorso) e Frank Bretschneider (uno dei fondatori della Raster-Noton).

Idrioema, come già detto, è un vero progetto multimediale, (non tanto per dire), che a composizioni di avanguardia musicale estrema associa immagini e video e di altissimo valore artistico che sottendono concetti articolati e profondi. Il tutto sapientemente integrato con un’eleganza ed una raffinatezza assolutamente di prim’ordine: in pratica nulla è lasciato al caso e tutto è assolutamente perfetto fin nel minimo dettaglio.

Visitando il bellissimo sito internet il progetto esordisce con un manifesto che ricorda, almeno in parte, quello del Futurismo italiano. Si dichiara espressamente che il suono viene inteso come ‘un’esperienza fisica dell’intelletto’ tramite una vera e propria conoscenza organica di quello che l’esperienza sonora può provocare nell’ascoltatore.

«06. Austero confina aritmie in ondeggianti volumi, melodiche intensitá naturali ad armonizzare tonalitá timbriche riverberatrici di silenzio. Pausa, la frequenza delle sue vibrazioni innalza trasparenti risonanze; come tele di vetro, sfiorano l’ impercettibile tessendone le sfumate sagome».

Le produzioni sono sempre caratterizzate da una grande complessità strutturale nonostante un solo apparente stile ‘minimal‘ che un ascoltatore distratto potrebbe percepire in alcuni brani. Niente di più sbagliato: ogni traccia si basa su concetti ben precisi (e spiegati nel sito; è assolutamente necessario leggere la spiegazione) che spaziano dai principi fisici a quelli sociologici e cognitivi. Non ci si può permettere di essere distratti: ciascun ascolto si rivela un’esperienza molto intensa che coinvolge profondamente lo spettatore e lo trascina in realtà più profonde e complesse rispetto a quella immediata. I suoni sono ricchi, evocativi e coinvolgenti, pur nella loro cristallinità e perfezione matematica. Essi guidano l’ascoltatore in universi nuovi ed enigmatici, che ricordano le stampe di Escher, dove tutto può succedere da un punto di vista musicale e visuale, all’interno delle quali concetti come armonia e tonalità sembrano del tutto superflui e privi di significato.

Di sicuro, una musica non facile, alla portata di tutti o che si può ascoltare in leggerezza e tranquillità ma lo sforzo per approcciarsi a queste produzioni è ampiamente ricompensato dalle sensazioni forti ed indescrivibili che pervadono l’ascoltatore. Ritengo Idrioema un qualcosa di veramente innovativo e peculiare e credo che questo progetto lascerà di sicuro una traccia duratura nell’evoluzione della musica elettronica. Assolutamente da ascoltare!

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